1) In cosa consiste l'approccio didattico metacognitivo nell'ipotesi di alunni con BES? a) Prendere tutti gli alunni padroni delle proprie conoscenze. b) Nel cercare di fare uscire allo scoperto i processi di autoregolazione, rendendoli consapevoli nel loro svolgimento e nella loro funzione rispetto alle proprie prestazioni. c) Nel renderli consapevoli dei propri processi cognitivi. 2) Cos'è l'apprendimento cooperativo? a) Una strategia didattica che utilizza grandi gruppi omogenei e che promuove una crescita sia a livello cognitivo che sociale. b) Una strategia didattica che promuove una logica basata sull'interdipendenza negativa e sulla competitività. c) Una strategia didattica che utilizza piccoli gruppi eterogenei sia dal punto di vista sociale che culturale e promuove una crescita sia a livello cognitivo che sociale. 3) Cos'è il planning? a) E' una metodologia per pianificare un lavoro di gruppo. b) Una metodologia per programmare una sequenza di azioni stabilita. c) Una strategia didattica cooperativa. 4) Quali sono i possibili metodi di insegnamento e apprendimento? a) Verticali e orizzontali. b) Collaborativi e individuali. c) Collaborativi, individuali e competitivi 5) Cosa fa il docente durante la sessione di apprendimento cooperativo? a) Predispone un piano, fa l'analisi della situazione e stabilisce compiti e obiettivi. b) Monitora ogni gruppo e interviene se necessario. c) Ascolta la presentazione dei lavori e valuta il lavoro svolto. 6) Quali sono secondo Kirby e Grimley le procedure più importanti nella diagnosi del bambino con ADHD? a) Quantificare il gradi di iperattività e il livello di disattenzione. b) Chiedergli cosa lui stesso sappia del suo fare attenzione e quali sono sia le condizioni che lo facilitano che quelle che l'ostacolano. c) Chiedergli cosa lui stesso sappia del suo livello di disattenzione e solo quali sono le condizioni che lo ostacolano. 7) Quanti e quali sono i livelli della didattica metacognitiva? a) Sono 4: 1° livello; autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo, 2°; conoscenze sul funzionamento cognitivo, 3°; variabili psicologiche di mediazione; 4°; uso generalizzato di strategie di autoregolazione cognitivo. b) Sono 3: 1° livello; conoscenze sul funzionamento cognitivo generale, 2°: autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo, 3°: variabili psicologiche di mediazione. c) Sono 4: 1°: conoscenze sul funzionamento cognitivo generale; 2°: autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo; 3°: uso generalizzato di strategie di autoregolazione; 4°: variabili psicologiche di mediazione. 8) Su cosa si fonda lo structural approach (Kagan)? a) Sullo sviluppo di strutture di lavoro che assicurano l'interdipendenza positiva, il coinvolgimento di tutti gli alunni e l'organizzazione sociale della classe. b) Sul desiderio di conoscere come stimolo all'apprendimento e mira allo sviluppo delle abilità metacognitive. c) Sul proporre compiti complessi che richiedono abilità differenti al fine di garantire la partecipazione di tutti gli alunni e non soltanto dei più bravi. 9) Cosa sono attività a supporto dello studio? a) Mirano a favorire l'apprendimento attraverso il confronto con il compagno e il suo aiuto. b) Hanno 3 caratteristiche comuni: si svolgono in coppie di alunni o al massimo in gruppi di 3, prevedono un tempo breve di permanenza nella coppia. c) Hanno lo scopo di coinvolgere gli alunni durante la lezione frontale, evitando che si distraggano e stimolandoli all'ascolto attivo e all'elaborazione immediata dei contenuti. Es.: interrogando ogni 5 minuti durante la lezione su quanto si è detto. 10) Quali sono i rischi dei metodi verticali? a) Creare un clima competitivo tra studenti b) Escludere determinati alunni dal processo di apprendimento. c) Creare un clima eccessivamente collaborativo in cui non vige alcuna regola. 11) Qual è il ruolo dell'insegnante nel metodo verticale? a) Di monitoraggio e organizzazione dell'apprendimento. b) Di espositore dei contenuti. c) Di facilitatore dell'apprendimento. 12) Cos'è la responsabilità individuale e di gruppo? a) Si configura quando ogni membro del gruppo riceve una ricompensa dopo il raggiungimento degli obiettivi. b) Consiste nel processo di riflessione su una sessione di gruppo, distinguendo le azioni utili da quelle inutili e prendendo decisioni su cosa continuare e su cosa cambiare. c) Si configura quando nel valutare i singoli studenti i risultati vengono restituiti sia per ciò che ha fatto il singolo sia per quanto svolto l'intero gruppo. 13) Per far crescere nell'alunno la consapevolezza di ciò che non ha funzionato in lui cosa si potrebbe fare? a) L'analisi guidata degli errori e delle situazioni affrontate positivamente. b) Dare continui feedback sociali positivi. c) Autoistruire l'alunno. 14) Che tipo di interdipendenza sussiste nella metodologia del Jigsaw? a) Interdipendenza di ricompensa poichè ogni membro del gruppo riceve una ricompensa. b) Interdipendenza di materiali: ogni membro del gruppo possiede solo una parte delle risorse che devono essere unite per raggiungere gli obiettivi comuni. c) Di ruolo perchè ai membri sono assegnati ruoli interconnessi tra loro. 15) COSA SI INTENDE PER ATTIVITA' DI CONFINE? a) attività inventate dai docenti che si collocano a metà strada tra quelle semplici e complesse, sono inventate dagli insegnanti per trasformare un compito complesso in uno piu’ semplice b) hanno lo scopo di coinvolgere gli alunni durante la lezione frontale, evitando che si distraggano e stimolandoli all’ascolto attivo e all’elaborazione immediata dei contenuti. c) mirano a favorire l’apprendimento attraverso il confronto con il compagno e il suo aiuto. 16) QUALI SONO LE ABILITA' SOCIALI NECESSARIE NELL'APPRENDIMENTO COOPERATIVO? a) conoscersi e avere fiducia reciproca, comunicare con precisione e senza ambiguità, accettarsi e sostenersi a vicenda, risolvere i conflitti in modo costruttivo b) istaurare relazioni d'aiuto e condividere le risorse c) creare un clima positivo all'interno della classe basato sulla collaborazione e sull'assertività 17) QUALI SONO LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL LEARNING TOGETHER? a) interdipendenza positiva, responsabilità di gruppo, interazione faccia a faccia, abilità sociale e valutazione di gruppo b) interdipendenza positiva, responsabilità individuale e di gruppo, interazione faccia a faccia, abilità sociale e valutazione individuale e di gruppo c) terdipendenza positiva, responsabilità individuale, interazione faccia a faccia, abilità sociale e valutazione di gruppo 18) SU COSA SI BASA IL GROUP INVESTIGATION? a) sullo sviluppo di strutture di lavoro che assicurano l'interdipendenza positiva, il coinvolgimento di tutti gli alunni e l'organizzazione sociale della classe. b) sul proporre compiti complessi che richiedono abilità differenti al fine di garantire la partecipazione di tutti gli alunni e non soltanto dei piu' bravi c) sul desiderio di conoscere come stimolo all'apprendimento e mira allo sviluppo delle abilità meta cognitive 19) QUALI SONO LE PRINCIPALI MODALITà DI REALIZZAZIONE PRATICA DI ATTIVITA' COOPERATIVE? a) attività di creazione del clima della classe,attività a supporto dello studio,attività di confine,attività cooperative semplici, attività di sostegno della spiegazione,attività cooperative complesse, b) attività a supporto dello studio,attività di confine,attività cooperative semplici, attività di sostegno della spiegazione,attività cooperative complesse, c) learning together, attività a supporto dello studio,attività di confine,attività cooperative semplici, attività di sostegno della spiegazione,attività cooperative complesse, 20) QUALI SONO LE PRINCIPALI TECNICHE COOPERATIVE? a) Structural approach, learning together, group investigation, complex instruction, student teeam learning b) learning together, cyrcle time, complex instruction, team learning, group investigation c) cyrcle time, brain storming e structural approach 21) COSA RIGUARDA IL LIVELLO SULLE STRATEGIE DI AUTOREGOLAZIONE? a) l'introspezione, la consapevolezza sui propri livelli cognitivi b) l'alunno che dirige consapevolmente sè stesso, riuscendo a gestire i propri processi cognitivi c) nella conoscenza di come funziona la nostra mente 22) COSA E' L'INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA? a) E' l'insieme dei comportamenti degli individui che si incoraggiando e si facilitano a vicenda per raggiungere gli obiettivi del gruppo b) Nel valutare la prestazioni dei singoli studenti, i risultati vengono restituiti sia per quanto ha fatto il singolo individuo sia per quanto svolto dal gruppo c) chiarire e migliorare gli obiettivi comuni 23) SU COSA SI BASA LO STUDENT TEAM LEARNING a) sulla motivazione estrinseca mediante l'uso di gratificazione b) sul desiderio di conoscenza c) sulla complessità dei compiti 24) IN COSA CONSISTE LA REVISIONE DI GRUPPO? a) nel processo di riflessione su una sessione di gruppo, distinguendo le azioni utili da quelle inutili e prendendo decisioni su cosa continuare e su cosa cambiare b) in attività preparatorie volte a creare un clima positivo in classe c) in attività che seguono lo svolgimento di una sessione di gruppo e che mirando a promuovere l'interdipendenza positiva 25) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITA'COOPERATIVE SEMPLICI? a) hanno 2 caratteristiche: eterogeneità dei gruppi e interdipendenza positiva b) hanno 3 caratteristiche: igruppi sono costituiti da 3-5 studenti, il tempo di permanenza nel gruppo è maggiore e richiede suddividione dei compiti. c) hanno 3 caratteristiche comuni: si svolgono in coppie di alunni o al massimo in gruppi di 3, prevedono un tempo breve di permanenza nella coppia (1 o 2 ore di lezioni), non richiedono necessariamente un buon livello di abilità sociali. 26) COSA è LA LEADERSHIP DISTRIBUITA? a) un tipo di leadership che alterna tra i vari componenti del gruppo in relazione al tipo di obiettivo e alla struttura dell'attività b) un tipo di leadership che si concentra su una persona c) un tipo di leadership che è attribuito al gruppo nella sua globalità 27) PERCHè SECONDO DARIO IANES LA DIDATTICA METACOGNITIVA SI COLLOCA NEL QUADRO DELLA SPECIALE NORMALITA'? a) rende tutti gli alunni capaci di essere gestori diretti dei propri processi cognitivi allo stesso modo b) permette all'insegnante di non distinguere nettamente le operazioni di recupero e di sostegno individualizzato dalla didattica dell'intera classe c) perchè permette di rispondere ai bisogni di tutti gli alunni 28) COSA SONO LE ATTIVITA' A SOSTEGNO DELLA SPIEGAZIONE? a) sono preparatorie a quelle di apprendimento e mirano alla creazione di un’atmosfera piacevole basata sulla fiducia reciproca al fine di incentivare gli alunni a mettersi in gioco e ad impegnarsi b) mirano a favorire l’apprendimento attraverso il confronto con il compagno e il suo aiuto c) hanno lo scopo di coinvolgere gli alunni durante la lezione frontale, evitando che si distraggano e stimolandoli all’ascolto attivo e all’elaborazione immediata dei contenuti. 29) COSA SONO GLI STILI DI ATTRIBUZIONE? a) atteggiamenti e convinzioni che l'alunno possiede riguardo alle strategie, alla loro utilità nel processo di apprendimento b) convinzione circa la capacità di raggiungere il successo c) complesso dei giudizi di valore e sentimenti che proviamo nei confronti di noi stessi 30) COSA SI INTENDE PER ATTIVITA' DI CREAZIONE DEL CLIMA DELLA CLASSE? a) sono preparatorie a quelle di apprendimento e mirano alla creazione di un’atmosfera piacevole basata sulla fiducia reciproca al fine di incentivare gli alunni a mettersi in gioco e ad impegnarsi. b) hanno lo scopo di coinvolgere gli alunni durante la lezione frontale, evitando che si distraggano e stimolandoli all’ascolto attivo e all’elaborazione immediata dei contenuti. c) mirano a favorire l’apprendimento attraverso il confronto con il compagno e il suo aiuto. 31) SU COSA DEVE PORRE L'ATTENZIONE L'INSEGNANTE SECONDO LA DIDATTICA METACOGNITIVA? a) ai processi cognitivi primari b) a formare le strategie superiori c) a rendere gli alunni autoconsapevi 32) COSA SONO LE ATTIVITA' COOPERATIVE COMPLESSE? a) Attività in coppia e a sostegno della spiegazione b) consistono in compiti generalmente complessi per i quali è generalmente necessario un lavoro di gruppo (3-5 membri) c) attività volte a sostenere l'alunno durante la spiegazione frontale 33) OLTRE A QUELLI ENUNCIATI DAI FRATELLI JOHNSON PER IL LEARNING TOGETHER, QUALI SONO GLI ALTRI PRINCIPI FONDAMENTALI PER IL BUON FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI COOPERATIVI? a) la cooperazione e la leadership distribuita b) simultaneità e collaborazione c) contemporaneità azioni realizzate e leadership distribuita 34) COSA SIN INTENDONO PER METODI VERTICALI? a) Sono metodi bottom-up basati sulla mediazione tra compagni (es peer turoring e cooperative learning) b) sono metodi top-down che vedono l'insegnate da un lato e gli alunni dall'altro (ad esempio la lezione frontale) c) metodi basati sulla collaborazione tra pari 35) QUAL E' IL RUOLO DELL'INSEGNANTE NEL METODO ORIZZONTALE? a) Facilitatore e organizzatore dell'apprendimento b) di espositore dei contenuti c) di mediatore sociale 36) A QUALE FILONE DELLA DIDATTICA SPECIALE APPARTENGONO LA METACOGNIZIONE E L'AUTOREGOLAZIONE CONSAPEVOLE? a) Primo filone b) secondo filone c) terzo filone 37) IN COSA CONSISTE L'AUTOISTRUZIONE VERBALE? a) dare istruzione all'alunno,ridurre l'aiuto finchè l'alunno stesso si dara' le istruzioni ad alta voce b) nel insegnare all'alunno ad autoregolarsi c) nel pianificare una serie di azioni 38) COSA è L'INTERDIPENDENZA DI OBIETTIVO? a) Quella dove il gruppo crea una identità comune b) quella dove ogni membro del gruppo percepisce di realizzare l'obiettivo comune c) quella dove ogni membro del gruppo ha un compito che dipende dall'altro membro 39) QUANDO NON SUSSISTE ALCUN LEGAME TRA I MEMBRI DEL GRUPPO CHE TIPO DI SITUAZIONE SI VERIFICA? a) assenza di interdipendenza b) interdipendenza negativa c) interdipendenza di obiettivo 40) QUALI SONO LE VARIABILI PSICOLOGICHE DI MEDIAZIONE a) locus of control, autoefficacia, autostima, attribuzioni e credenze, autostima e motivazione b) autoefficacia ed emotività c) comportamenti problema, locus of control, autostima, autoefficacia, motivazione 41) COSA È IL COMPLEX INSTRUCTION (COHEN)? a) è una modalità di AC che pone grande rilievo sul desiderio di conoscere b) si basa sul proporre compiti complessi al fine di evitare che i piu' bravi monopolizzino l'attività c) è basato sulla motivazione estrinseca 42) COSA è LA MOTIVAZIONE INTRINSECA? a) un riconoscimento personale da parte dell'allievo dell'importanza che riveste per lui quel tipo di acquisizione b) è quel tipo di motivazione potenziata dalla presenza di rinforzi positivi c) autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo 43) IN COSA CONSISTE L'INTERDIPENDENZA DI COMPITO? a) si basa su una divisione del lavoro in modo che le azioni di ogni membro del gruppo debbano essere completate da altri membri b) ai singoli membri sono assegnati ruoli interconnessi, con specifiche responsabilità di cui il gruppo ha bisogno per completare l'attività condivisa c) quando è stabilità una identità comune 44) PERCHE' LA DIDATTICA METACOGNITIVA NON PUO' ESSERE APPLICATA AGLI ALUNNI AFFETTI DA DISABILITà INTELLETTIVA GRAVE? a) perchè non hanno sviluppato i processi psichici superiori di metacognizione e autoregolazione consapevole b) perchè non hanno un'adeguato sviluppo intellettivo c) perchè non sono capaci di diventare gestori del proprio apprendimento 45) QUANDO SI CONFIGURA L'INTERDIPENDENZA POSITIVA ALL'INTERNO DI UN GRUPPO? a) quando ogni membro del gruppo percepisce che i suoi sforzi sono indispensabili per il successo del gruppo b) quando tutti i membri collaborano c) quando ogni membro ha la funzione di leader all'interno di un gruppo 46) QUALI SONO LE STRATEGIE DI AUTOREGOLAZIONE COGNITIVA UTILI ALLA DIDATTICA? a) Problem solving, planning e autoistruzione b) locus of control e analisi guidata degli errori c) modeling e problem solving 47) QUALI SONO LE 3 STRATEGIE DI AUTOREGOLAZIONE? a) Strategia centrale (stile globale di approccio a compiti), Macrostrategia (rivolgersi particolari domande e pianificare), Microstrategia ( processi metacognitivi di autocontrollo) b) Strategia centrale (stile globale di approccio a compiti), Macrostrategia (processi metacognitivi di controllo), Microstrategia (porsi specifiche domande) c) Microstrategia, strategia centrale e macrostrategia 48) QUAL È IL COMPITO DELL'INSEGNANTE NEL PRIMO LIVELLO DI METACOGNIZIONE? a) orientare l'alunno verso l'autoconsapevolezza b) fornire le informazioni generale rispetto ai processi cognitivi e risolutivi c) dare all'alunno delle istruzioni verbali sullo svolgimento di un compito e ridurle gradualmente finchè l'alunno non acquisisce la sua autonomia. 49) QUALI SONO LE FORME DI INTERDIPENDENZA POSITIVA? a) di obiettivo, di ricompensa, di materiali, di ruolo, di compito e di identità b) di ruolo, di fine, di materiali, di compito c) di status e di ruolo

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