1) Cos’è la responsabilità individuale e di gruppo a) si configura quando ogni membro del gruppo riceve una ricompensa dopo il raggiungimento degli obiettivi b) consiste nel processo di riflessione su una sessione di gruppo, distinguendo le azioni utili da quelle inutili e prendendo decisioni su cosa continuare e su cosa cambiare c) Si configura quando nel valutare i singoli studenti i risultati vengono restituiti sia per cio’ che ha fatto il singolo sia per quanto svolto l’intero gruppo 2) Cos’è l’interdipendenza di valutazione a) Si ha quando, al termine di un lavoro, il gruppo riceve una feedback sulla base dei risultati ottenuti da ciascuno. b) Viene creata una divisione del lavoro in modo che le azioni di ogni singolo alunno influenzino i lavori di altri membri. c) Si ha quando, al termine di un lavoro, il gruppo riceve una valutazione sulla base dei risultati ottenuti da ciascuno 3) Quali sono gli effetti positivi dell’apprendimento cooperativo, secondo la teoria di Johnson e Johnson a) Lo sviluppo di competenze alle fine del percorso di studi, quali riuscire a comunicare con maggior chiarezza, risolvere i conflitti o accettarsi e sostenersi a vicenda, maggiore fiducia nelle proprie capacità e promozione di una collaborazione sempre più forte. b) Lo sviluppo di competenze sociali, quali riuscire a comunicare con maggior chiarezza, risolvere i conflitti o accettarsi e sostenersi a vicenda, maggiore fiducia nelle proprie capacità e promozione di una collaborazione sempre più forte. c) Lo sviluppo di competenze sociali, quali riuscire a comunicare con maggior chiarezza, risolvere i conflitti o accettarsi e sostenersi a vicenda, maggiore fiducia nelle proprie capacità e promozione di una collaborazione sempre più debole. 4) Quando riscontriamo assenza di interdipendenza a) Quando non esiste alcun tipo di «incastro» tra i membri di un gruppo, per cui il risultato di ciascuno non è influenzato dal risultato altrui b) Quando esiste un tipo di «incastro» tra i membri di un gruppo, per cui il risultato di ciascuno non è influenzato dal risultato altrui c) Quando non esiste alcun tipo di «incastro» tra i membri di un gruppo, per cui il risultato di ciascuno non è influenzato dal proprio. 5) Cosa sono le attività di coppia a sostegno della spiegazione a) Sono attività che hanno lo scopo di coinvolgere gli alunni durante la lezione individuale, evitando che si distraggano con troppa facilità e stimolandoli all’ascolto attivo e all’elaborazione pressoché immediata dei contenuti proposti. b) Sono attività che hanno lo scopo di coinvolgere gli alunni durante la lezione frontale, evitando che si distraggano con troppa facilità e stimolandoli all’ascolto attivo e all’elaborazione pressoché immediata dei contenuti proposti. c) Sono attività che hanno lo scopo di coinvolgere gli alunni durante la lezione di gruppo, evitando che si distraggano con troppa facilità e stimolandoli all’ascolto attivo e all’elaborazione pressoché immediata dei contenuti proposti. 6) Nell’ambito dell’apprendimento cooperativo, secondo Johnson e Johnson cosa è il processo a) È una sequenza identificabile di eventi che si svolgono nel corso Roma, i cui obiettivi si riferiscono alla sequenza di eventi strumentali al raggiungimento degli obiettivi di risultato. b) È una sequenza identificabile di eventi che si svolgono nel corso del tempo, i cui obiettivi si riferiscono alla sequenza di eventi strutturati al raggiungimento degli obiettivi di risultato. c) È una sequenza identificabile di eventi che si svolgono nel corso del tempo, i cui obiettivi si riferiscono alla sequenza di eventi strumentali al raggiungimento degli obiettivi di risultato. 7) In cosa si distinguono le attività cooperative semplici a) In attività di coppia a sostegno della spiegazione e in lavori di coppia a supporto dello studio. b) In attività di coppia a sostegno della spiegazione e in lavori di coppia a supporto del partner. c) In attività di coppia a sostegno della spiegazione e in lavori di gruppo a supporto dello studio. 8) Cos’è l’interdipendenza positiva a) Quando tra i membri del gruppo ognuno percepisce che la sua relazione con gli altri è del tipo «chi l'ha dura la vince». b) Quando tra i membri del gruppo ognuno percepisce che la sua relazione con gli altri è del tipo «tutti per uno, uno per tutti». c) Quando tra i membri del gruppo ognuno percepisce che la sua relazione con gli altri è del tipo «chi fa da sè fa per tre». 9) Secondo Vygotskij, cosa favorisce l’approccio di tipo cooperativo a) Lo sviluppo di uno stile attributivo centrato sul proprio impegno e l’assunzione di una teoria dell’intelligenza più incrementale rispetto a un ambiente di lavoro a carattere individualistico b) Sono da intendersi come «preparatorie» a quelle di apprendimento vere e proprie e in questo senso sono utili per favorire la conoscenza e la fiducia reciproca tra i componenti del gruppo classe c) attività di creazione del clima della classe; attività cooperative complesse – attività; cooperative sociologiche – attività di confine 10) In che modo si può favorire l’assunzione della responsabilità individuale a) Mantenere la dimensione del gruppo piccolo, esame individuale, Valutare oralmente gli studenti in ordine casuale, Osservare ogni gruppo e registrare la frequenza con cui ogni membro contribuisce al lavoro del gruppo, Assegnare a tutti gli studenti il ruolo di controllore, Avere studenti che insegnano quello che hanno imparato a qualcun altro. b) Mantenere la dimensione del gruppo piccolo, esame individuale, Valutare con questionari gli studenti in ordine casuale, Osservare ogni gruppo e registrare la frequenza con cui ogni membro contribuisce al lavoro del gruppo, Assegnare a uno degli studenti in ogni gruppo il ruolo di controllore, Avere studenti che insegnano quello che hanno imparato a qualcun altro. c) Mantenere la dimensione del gruppo piccolo, esame individuale, Valutare oralmente gli studenti in ordine casuale, Osservare ogni gruppo e registrare la frequenza con cui ogni membro contribuisce al lavoro del gruppo, Assegnare a uno degli studenti in ogni gruppo il ruolo di controllore, Avere studenti che insegnano quello che hanno imparato a qualcun altro. 11) È possibile combinare due tipi di interdipendenza a) Sì, perché aumenta la probabilità di successo. b) No, perché aumenta la probabilità d'insuccesso. c) Nessuna delle precedenti risposte. 12) Qual è il modello di apprendimento da seguire in aula a) Gli studenti imparano le conoscenze, le abilità, le strategie, le procedure da seguire in un gruppo cooperativo. Gli studenti applicano le conoscenze, la strategia o la procedura per dimostrare le abilità acquisite e la personale padronanza del materiale. Gli studenti imparano insieme e poi eseguono da soli. b) Gli studenti imparano le conoscenze, le abilità, le procedure da seguire in un gruppo cooperativo. Gli studenti applicano le conoscenze, la strategia o la procedura per dimostrare le abilità acquisite e la personale padronanza del materiale. Gli studenti imparano insieme e poi eseguono da soli. c) Gli studenti imparano le conoscenze, le abilità, le strategie, le procedure da seguire in un gruppo cooperativo. Gli studenti applicano il sapere, la strategia o la procedura per dimostrare le abilità acquisite e la personale padronanza del materiale. 13) Su cosa si basa la valutazione individuale e di gruppo a) Si basa sull’elaborazione e sulla revisione, per vedere su cosa ha ben funzionato, su cosa è stato facile o difficile. b) Si basa sull’elaborazione e sulla revisione, per vedere su cosa non ha funzionato, su cosa è stato utile o inutile. c) Si basa sull’elaborazione e sulla revisione, per vedere su cosa ha ben funzionato, su cosa è stato utile o inutile. 14) Quali lezioni fanno parte del metodo orizzontale a) Peer tutoring, tutoring tra individui di età simili, il lavoro libero per gruppi e il cooperative learning. b) Peer tutoring, tutoring tra individui di età diverse, il lavoro libero per gruppi e il cooperative learning. c) Peer tutoring, tutoring tra individui di età diverse, il lavoro libero individuale e il cooperative learning. 15) Cosa bisogna fare prima della sessione di apprendimento cooperativo a) L’insegnante valuta la presentazione dei lavori, ascolta e corregge il lavoro svolto e le competenze sociali, infine, ne favorisce l’autovalutazione. b) Bisogna predisporre un piano (anche di lunga durata), fare l’analisi della situazione, stabilire compiti e obiettivi, prendere decisioni organizzative, definire controllo e revisione dell’attività. c) Bisogna predisporre un piano di breve durata e fare l’analisi della situazione, stabilire compiti e obiettivi, prendere decisioni organizzative, definire controllo e revisione dell’attività. 16) Quali sono all’interno di situazioni di apprendimento cooperativo le responsabilità degli studenti a) Imparare quanto previsto in relazione al materiale assegnato e garantire che tutti i membri del gruppo raggiungano le competenze attese. b) Imparare quanto previsto in relazione al materiale assegnato e garantire che almeno uno dei membri del gruppo raggiunga l’obiettivo di apprendimento previsto c) Imparare quanto previsto in relazione al materiale assegnato e garantire che tutti i membri del gruppo raggiungano l’obiettivo di apprendimento previsto 17) QUALI SONO LE 3 STRATEGIE DI AUTOREGOLAZIONE a) Strategia centrale (stile globale di approccio a compiti), Macrostrategia (rivolgersi particolari domande e pianificare), Microstrategia (processi metacognitivi di autocontrollo) b) Microstrategia, strategia centrale e macrostrategia c) Strategia centrale (stile globale di approccio a compiti), Macrostrategia (processi metacognitivi di controllo), Microstrategia (porsi specifiche domande) 18) Cosa sono i metodi orizzontali a) Sono modalità di insegnamento-apprendimento associate generalmente alla “mediazione sociale dei compagni”; gli alunni rappresentano le risorse e l’origine dell’apprendimento. b) Sono modalità di insegnamento-apprendimento associate generalmente alla “mediazione sociale dei compagni”; gli alunni rappresentano le risorse e la fine dell’apprendimento. c) Sono modalità di insegnamento-apprendimento associate raramente alla “meditazione sociale dei compagni”; gli alunni rappresentano le risorse e l’origine dell’apprendimento. 19) Cos’è «il controllo della comprensione a) una metodologia innovativa associata con livelli più elevati di apprendimento e realizzazione da parte degli studenti. (l’allievo che assume il ruolo di controllo della comprensione si occupa di chiedere a ogni compagno di gruppo di spiegare ciò che viene appreso) b) una strategia di apprendimento significativamente associata con livelli più elevati di apprendimento e realizzazione da parte degli studenti. (l’allievo che assume il ruolo di controllo della comprensione si occupa di chiedere a ogni compagno di gruppo di spiegare ciò che viene appreso) c) una strategia di insegnamento significativamente associata con livelli più elevati di apprendimento e realizzazione da parte degli studenti. (l’allievo che assume il ruolo di controllo della comprensione si occupa di chiedere a ogni compagno di gruppo di spiegare ciò che viene appreso) 20) Cosa può produrre il cooperative learning a) Un miglioramento delle relazioni interpersonali, rispetto e riconoscimento di chi è più competente, consapevolezza dei punti di vista altrui, potenziamento del pensiero creativo. b) Un miglioramento delle relazioni personali, rispetto e riconoscimento di chi è più competente, consapevolezza dei punti di vista altrui, potenziamento del pensiero creativo. c) Un miglioramento delle relazioni interpersonali, rispetto e riconoscimento di chi è più competente, consapevolezza dei punti di vista altrui, potenziamento del pensiero logico. 21) quali sono le strategie che possono essere usate nella metacognizione a) reiterazione, codifica, associazione, mediazione, peer tutoring b) peer tutoring, codifica, associazione c) autoregolazione, reiterazione, peer tutoring, mediazione 22) quali sono i processi cognitivi adibiti alla metacognizione a) attenzione, memoria di lavoro, memoria a lungo termine b) autoregolazione, memoria a breve termine, memoria a lungo termine c) taccuino visuo-spaziale, esecutivo centrale, selezione

APPRENDIMENTO COOPERATIVO E METACOGNITIVO ROMANO parte finale

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