1) 1.Che cos'è l'approccio blended? a) Metodo per ampliare la formazione degli insegnanti usato in aula; b) Approccio usato esclusivamente dagli alunni per essere prepratai sulla lezione del giorno dopo, prima della spiegazione; c) Uso di strumenti digitali (CMS, LMS etc.) per ampliare lo spazio/tempo della formazione dei docenti al di fuori dell’aula e delle ore di lezione. 2) Riconosci i servizi di Web Alert? a) I servizi sono uguali ai CDN; b) Provvedono a monitorare l'intera rete compiendo delle vere e proprie ricerche, ad intervalli temporali fissi; c) Provvedono a monitorare l'intera rete compiendo delle vere e proprie ricerche, ad intervalli temporali scelti. 3) Quali sono i due pilastri complementari del quadro metodologico? a) Da un lato la ricerca basata sugli esperimenti e dall'altro la didattica per esperimenti; b) Da un lato la DBR, Design-Based Research (Ricerca basata su progetti), dall’altro la PBL, Problem-basedlearning, ovvero la didattica per problemi e/o progetti; c) Da un lato la ricerca basata sulla valutazione e dall'altro la didattica per la valutazione e conseguenze della valutazione. 4) Riconosci i servizi di Feed RSS? a) Distribuzione di contenuti (soprattutto post di blog o articoli/news) attraverso internet. Tramite gli aggregatori il lettore ha sotto mano tutte le novità pubblicate dalle fonti che ha scelto; b) Servizi che permettono di scaricare un intero sito web per poi avere la possibilità di consultarlo offline; c) Provvedono a monitorare l'intera rete compiendo delle vere e proprie ricerche ad intervalli temporali scelti. 5) Cosa avviene nella DBR? a) Si progettano ambienti di apprendimento e si sviluppano, teorie dell’apprendimento in un continuo percorso ciclico di progettazione, attuazione in contesti autentici, analisi e, riprogettazione; b) Analisi di un dato problema quale scenario di partenza per l'acquisizione di nuove conoscenze; c) L'apprendimento avviene per necessità ovvero è finalizzato alla risoluzione di problemi che sono il fulcro e sono loro che spingono lo studente ad impossessarsi dei contenuti necessari a risolverli. 6) Cosa s’intende per “consapevolezza” dell’utente in ambito di ricerca? a) L’utente, ancor prima di avviare la ricerca in rete, deve avere molto chiari i suoi bisogni formativi ed informativi; b) L’utente, al termine della sua ricerca, sarà consapevole di quanto ha prodotto; c) L’utente deve rendersi conto, attraverso la ricerca, della sua preparazione in quel determinato ambito per far sì che diventi consapevole. 7) Chi è il Content Curator? a) Professionisti del web, in grado di soddisfare la necessità di contenuti di qualità, tramite la creazione di nuovi contenuti su un tema specifico; b) Professionista del web che si occupa di trovare, raggruppare, organizzare o condividere i migliori e più rilevanti contenuti su un tema specifico; c) Professionista del web, si occupa di creare e curare le pagine web. 8) Cosa avviene nella PBL? a) Si progettano ambienti di apprendimento e si sviluppano, teorie dell’apprendimento in un continuo percorso ciclico di progettazione, attuazione in contesti autentici, analisi e, riprogettazione; b) L'apprendimento avviene per necessità ovvero è finalizzato alla risoluzione di problemi che sono il fulcro e sono loro che spingono lo studente ad impossessarsi dei contenuti necessari a risolverli; c) Fa sviluppare, da un lato, i principi teorici per la progettazione, dall’altro trovare e sperimentare gli strumenti, le tecnologie, le metodologie, e le risorse che possano mettere in pratica i principi teorici. 9) Perché in una società come la nostra la capacità di selezionare è competenza necessaria? a) Perché se focalizziamo la nostra attenzione su un’unica informazione, sarà minore la probabilità di sbagliare; b) Perché le informazioni che il web ci fornisce sono sempre più copiose e il sapere non è più circoscrivibile entro una qualsiasi forma di mappa o momento temporale preciso; c) Perché selezionando una sola informazione possiamo completamente concentrarci su di essa ed analizzare ogni suo aspetto. 10) Quanti sono i modelli di content curation? a) 5 b) 6 c) 3 11) Come elaborare un L.O. (Learning Object)? a) Creando nuovi contenuti digitali; b) Giustapponendo le risorse già presenti in rete, di qualità, magari difficili da trovare, ma sicuramente adatte alle esigenze didattiche individuate dal gruppo di lavoro; c) Creando materiale didattico originale (una nuova presentazione, una nuova animazione, un nuovo video etc.). 12) Quale conseguenza ha portato il fenomeno del self pubblishing sul sistema editoriale? a) Il sistema editoriale riconosce gli autori da coloro che non lo so, ne diventa garante con il risultato che può essere pubblicato, almeno per grandi linee, solo quello che si considera degno di pubblicazione; b) Il sistema editoriale controlla la pubblicazione e riconosce gli autori, ma non si occupa delle spese di pubblicazione; c) Il sistema editoriale non controlla il contenuto di pubblicazione e l’autore partecipa da solo al rischio di impresa dell’editore, ovvero si paga la pubblicazione e di conseguenza troviamo anche ciò che risulta non interessante. 13) Quali sono i servizi Website Downloader? a) Servizi che consentono di monitorare quotidianamente le maggiori fonti nazionali, locali e periodiche della carta stampata e del web; b) Servizi che permettono al lettore di avere sotto mano tutte le novità pubblicate dalle fonti che ha scelto tramite la istribuzione di contenuti, soprattutto post di blog o articoli/news, attraverso internet; c) Sono servizi che permettono di scaricare un intero sito web per poi avere la possibilità di consultarlo offline. 14) Quali sono i quattro strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati, nell’ottica di un processo di monitoraggio completo e oggettivo? a) Saggi brevi/Questionari di arrivo/Studio dei dati/Analisi degli artefatti; b) Schede di rilevazione e interviste/Questionari di correzione dati/Studio dei dati/Analisi delle elaborazioni; c) Schede di rilevazione ed interviste/Questionari di autovalutazione/Studio delle cronologie/Analisi degli artefatti. 15) Cosa si intende per saggezza digitale secondo Prensky? a) Agilità nel manipolare la tecnologia; b) Capacità di prendere decisioni più sagge in quanto potenziate dalla tecnologia; c) Possibilità di far crescere i propri pensieri e le proprie idee con la tecnologia. 16) Cosa sono i motori verticali? a) E’ un un sito web o un accesso ad un database comune; b) E' un un sito web o un accesso ad un database che fornisce informazioni e risorse su uno specifico settore; c) Un sistema di ricerca applicato ad in larga scala, con un focus poco specifico. 17) Che cos'è la scheda di rilevazione e quali sono i suoi scopi? a) Una sorta di tabella che da un lato ha permesso ad ogni singolo partecipante di avere a disposizione i dati sulla ricerca effettuata, dall'altro ha permesso al docente di sapere come i partecipanti hanno ottenuto quei dati; b) Una sorta di diario di bordo che da un lato ha permesso ad ogni singolo partecipante di tenere traccia del percorso di ricerca effettuato e delle modalità con cui esso veniva effettuato, dall’altro ha permesso al formatore di comprendere, nella singolarità e nella complessità, quali fossero i passaggi logici con cui i partecipanti conducevano le loro ricerche; c) Una sorta di grafico che mostra ai singoli partecipanti le percentuali dei dati maggiormente corretti ottenuti dalla ricerca effettuata e al formatore le percentuali dei metodi maggiormente utilizzati dai partecipanti. 18) Il concetto di saggezza digitale, in ambito educativo – scolastico, viene legato al concetto di infotention consapevole. Cosa si intende per quest’ultimo? a) Competenza che riguarda la capacità degli alunni di gestire le informazioni nel miglior modo possibile; b) Competenza che fa riferimento all’agilità nel manipolare le informazioni tecnologiche; c) Competenza da parte degli studenti nel saper distinguere le informazioni importanti e trattenerle nella memoria. 19) Dove sono stati somministrati e validati i questionari di autovalutazione? a) Sono stati somministrati su piattaforma CAWI (LIME Survey), con domande a scelta multipla, risposta multipla, vero falso, aperte (ante-post) e validati su un ristretto numero di docenti appartenenti a tutti i gradi ed ordini di scuola; b) Sono stati somministrati su piattaforma CAPI (tecnica di ricerca Face to Face), con domande fornite da un intervistatore durante un incontro reale con il rispondente e validati su un ristretto numero di docenti appartenenti a tutti i gradi ed ordini di scuola; c) Sono stati somministrati su piattaforma CATI, software che, in maniera automatizzata, avvia video in cui compaiono le domande di cui si compone il questionario, seguite dall’elenco delle possibili risposte che l’intervistato può fornire e validati su un ristretto numero di docenti appartenenti a tutti i gradi ed ordini di scuola. 20) Che cos’è la filter bubble? a) È il motivo per cui online si ripropongono all’utente notizie simili nei contenuti a quelle che già egli ha letto, libri sovrapponibili a quelli che ha già letto, prodotti cloni di quelli precedentemente acquistati ecc..; b) E' il motivo per cui online non si ripropongono mai notizie simili, per far sì che aumenti la nostra conoscenza su fatti, eventi, strumenti ecc..; c) E' uno strumento che ci permette di selezionare tutte le notizie, i libri, i prodotti che non vogliamo assolutamente perdere. 21) La filter bubble viene considerata dannosa? a) No, perché ci permette di non perdere tutte le notizie i libri e i prodotti che abbiamo selezionato; b) No, perché ci espone a tante notizie e tutte interessanti, anche se si crea un sovraccarico di informazioni; c) Si, perché tende a limitare la nostra esposizione a nuove informazioni e restringere la nostra mentalità, evitando il confronto con altre idee che non coincidono con le nostre. 22) Quali sono gli strumenti che vengono indicati nella metodologia IVANOVA per controllare la bolla di filtraggio? a) Comunicazione nella madrelingua e nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità; b) La differenziazione delle query, l’uso consapevole dei filtri di ricerca, la differenziazione dei motori di ricerca, la scelta consapevole delle fonti attraverso i sistemi feed rss e tutti i sistemi di automazione delle ricerche; c) Trovare soluzioni ai problemi e prendere decisioni, cercare, analizzare e valutare informazioni ed infine comunicare, collaborare e pubblicare contenuti digitali. 23) Quale tra questi non è un modello proprio della Information Litteracy? a) User Centered; b) Data Centered; c) Content Centered. 24) Quali tra i seguenti modelli è un adattamento più appropriato ai bambini? a) The Big 6; b) Seven Pillars of Information Litteracy; c) The Super 3. 25) Cosa indicano le due “V” nell'acronimo IVANOVAcc? a) Vocaboli/Verifica; b) Verifica/Valutazione; c) Vocaboli/Valutazione. 26) Di cosa si serve nello specifico il metodo SEWCOM? a) Approccio metacognitivo-visuale delle mappe concettuali; b) Approccio metacognitivo-visuale dei diagrammi di flusso; c) Approccio metacognitivo-visuale delle infografiche. 27) In cosa consiste la strategia delle “3M list”, anch'essa adatta ai bambini di scuola primaria? a) In un elenco dei metodi/mezzi/motori di ricerca più adeguati alle nostre esigenze; b) In un elenco delle parole correlate sicuramente/forse/sicuramente no alla ricerca; c) In un elenco di tre diversi modi di formulare le parole chiave funzionali alla ricerca. 28) Cos'è il Deep Web? a) Insieme delle risorse informative non segnalate dai normali motori di ricerca; b) Insieme delle risorse informative contenenti siti e attività illegali; c) Insieme delle risorse informative raggiungibili esclusivamente tramite particolari software.

Questionario IVANOVA:una possibile metodologia per la Information Literacy

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