1) Come può essere definita la metodologia IVANOVA? a) una strategia di ricerca che permetta di trovare le informazioni giuste e che permette di comprendere le teorie/strategie individuate dalla letteratura sulla information literacy. b) un metodo di ricerca che permette di individuare fonti attendibili utilizzando solo motori di ricerca orizzontali. c) un modello di ricerca che possono utilizzare solo i docenti. 2) Per poter essere definiti cittadini digitalmente saggi cosa bisogna saper fare? a) bisogna saper utilizzare in modo creativo solo gli strumenti di produttività b) bisogna anche saper utilizzare le TIC, trovare soluzioni e prendere decisioni, cercare e analizzare le informazioni, pubblicare e produrre contenuti digitali c) Nessuna delle due 3) Si è voluto verificare se la metodologia IVANOVA potenzi alcune capacità dei soggetti, quali? a) identificare l’oggetto della propria ricerca, ottimizzarne i tempi, individuare una corretta stringa di ricerca e lo strumento di ricerca, valutare l’attendibilità e validità delle fonti. b) comprendere i meccanismi automatici di amministrazione delle informazioni e di come piegare tali meccanismi a proprio vantaggi; la gestione, in modo adeguato delle informazioni raccolte. c) entrambe le risposte 4) A seguito di alcune interviste condotte sull’utilizzo della nuova metodologia IVANOVA, un fenomeno riscontrato è stato quello definito “Effetto Dunning Kruger “, in che cosa consiste? a) il fenomeno per cui all’utente che naviga online si ripropongono contenuti, notizie simili a quelle già letti. b) la tendenza ad effettuare una ricerca in maniera metodica sistematica e dettagliata. c) la sorpresa di chi pensava di conoscere la rete e di condurre una ricerca on- line correttamente, di fronte alla dimostrazione di non esserne capaci. 5) Cosa è emerso dalle interviste sull’uso delle attendibilità delle informazioni o credibilità delle notizie ? a) con l’utilizzo di IVANOVA i soggetti intervistati hanno affermato che hanno imparato a verificare l’attendibilita delle informazioni analizzando i siti e le fonti. b) con l’utilizzo di IVANOVA gli intervistati assumono come vere e attendibili i contenuti che emergono in evidenza c) con l’utilizzo di IVANOVA gli intervistati si affidano sempre allo stesso motore di ricerca perché ritengono attendibili le fonti fornite loro. 6) Perché nasce la metodologia IVANOVA e quali sono le fasi che la caratterizzano? a) La metodologia IVANOVA nasce per rispondere ad una serie di esigenze già individuate dalle teorie della Information Literacy come individuare, selezionare, aggregare, filtrare e valutare i contenuti digitali. Il nome della metodologia è l'acronimo di Interrogarsi, Vocaboli, Ambito di ricerca, Nocchiero, Occhiata, Valutazione, Automazione e Content Curation . Esse costituiscono le fasi principali della metodologia. b) La metodologia IVANOVA nasce per rispondere ad una serie di esigenze già individuate dalle teorie della Information Literacy come selezionare e valutare i contenuti digitali. Il nome della metodologia è l’acronimo di Interrogarsi, Verifica, Analisi, , Notizie, Online, Veliero, Automatismo e Contenuti . Esse costituiscono le fasi principali della metodologia. c) La metodologia IVANOVA nasce per rispondere ad una serie di esigenze che non sono state ancora individuate dalle teorie della Information Literacy come evidenziare i fattori principali delle ricerche online degli studenti universitari. Il nome della metodologia è l’acronimo di Individuare, Visione, Analizzare, Obiettivi, Nocchiero, Automazione , Content Curation. Esse costituiscono le fasi principali della metodologia. 7) Il modello Content Centered quali strategie segue e su che cosa si basa? a) Il modello Content Centered fa centro sulle persone: in questo caso alla base della ricerca ci starebbero le relazioni sociali, le conoscenze dei singoli soggetti (prosumer). In questo caso ci si focalizza sui social network e sulla loro capacità di veicolare contenuti ma solo se legati ad utenti. Segue tre diverse strategie: Research, People, Information. b) Il modello Content Centered fa centro sia sulle persone che sui contenuti : alla base della ricerca vi sono le relazioni sociale, le conoscenze dei singoli soggetti e i contenuti il cui motore di ricerca principale è Google. Segue tre diverse strategie : Starting point, People , Indexing. c) l modello Content Centered fa centro sui contenuti. I fautori di questo modello hanno come loro punto di riferimento i motori di ricerca in generale e Google in particolare. Essi sono convinti che il valore, nella ricerca, sia fondato sulle informazioni. Segue tre diverse strategie: Starting point, Walking around, Indexing. 8) A cosa fa riferimento il Modello User Centered? a) Il modello User Centerd fa perno esclusivamente sui maggiori social network e sui loro creatori (Linkedin o Facebook Search o Twitter) per cercare le persone che, tra le informazioni del profilo, possano avere una relazione con la nostra domanda di ricerca. b) Il Modello User Centered fa perno sulla persona, sull'utente, per cercare informazioni in modo efficace, prevede varie strategie possibili di azione. Il concetto è quello di andare a "caccia di teste" in rete, ovvero cercare persone che possano essere in possesso delle informazioni che ci servono. c) Il Modello User Centered fa perno fa sui contenuti. Esso ha come punto di riferimento i motori di ricerca in generale , come Google, e l’uso di Internet da parte degli utenti. 9) Il modello Big 6, processo di ricerca delle informazioni, prevede alcune fasi. Quali ? E che tipo di ricerca utilizza? a) Secondo gli studiosi americani il processo di ricerca delle informazioni prevede cinque grandi fasi : la definizione dello scopo della ricerca; accesso; l’uso delle informazioni ; sintesi; valutazione. Il processo può essere applicato solo per le ricerche bibliografiche. b) Secondo gli studiosi americani il processo di ricerca delle informazioni prevede sei grandi fasi: la definizione dello scopo della ricerca ; strategie per la ricerca delle informazioni; localizzazione e accesso ;uso delle informazioni; sintesi ; valutazione inteso come giudizio sul risultato in ordine all’efficacia e sul processo in ordine all’efficienza. Il processo può essere applicato a qualunque tipo di ricerca sia per le ricerche bibliografiche sia per le ricerche online. c) Secondo gli studiosi americani il processo di ricerca delle informazioni prevede quattro grandi fasi: la definizione dello scopo della ricerca; l’uso delle informazioni; la sintesi e la valutazione inteso come giudizio sul risultato in ordine all’efficacie e sul processo in ordine all’efficienza. Il processo può essere applicato solo per le ricerche online. 10) La sperimentazione ha coinvolto un gruppo di studenti di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Palermo. Quali sono stati i risultati? a) I risultati del questionario mostrano chiari segni di miglioramento delle prestazioni degli studenti, quantomeno in forma autovalutativa. Gli studenti hanno compreso come un uso appropriato della rete possa avere ricadute immediate sia nello studio che nel lavoro . Gli studenti hanno modificano il loro approccio alla rete vista, non più come un luogo dove casualmente imbattersi in qualcosa di interessante ,ma come una miniera da cui estrarre le informazioni più utili. Se prima la quasi totalità degli studenti si affidava ad un motore di ricerca orizzontale (Google, Bing, Virgilio, Yahoo etc.), la maggior parte degli studenti dichiara di volersi affidare, in futuro, a motori di ricerca verticali. b) I risultati del questionario mostrano parziali segni di miglioramento delle prestazioni degli studenti, quantomeno in forma autovalutativa. Non tutti gli studenti hanno compreso come un uso appropriato della rete possa avere ricadute immediate sia nello studio che nel lavoro. Non hanno modificato il loro approcciato alla rete vista invece come un luogo dove imbattersi casualmente in qualcosa di interessante. Alcuni studenti risultano rimanere fedeli a motori di ricerca orizzontale (Google, Bing, Virgilio, Yahoo etc.) e dichiarano di non volersi affidare , in futuro , a motori di ricerca verticali. c) I risultati del questionario non hanno mostrato alcuni segni di miglioramento delle prestazione degli studenti, neanche in forma autovalutativa. Nessuno di loro ha compreso come un uso appropriato della rete possa avere ricadute immediate sia nello studio che nel lavoro. Hanno pero modificato il loro approcciato alle rete vista, non più come luogo dove casualmente imbattersi in qualcosa di interessante, ma come miniera da cui estrarre informazioni. La totalità degli studenti si affida ad un motore di ricerca orizzontale (Google , Bing, Virgilio, Yahoo etc.) e nessuno ha dichiarato di volersi affidare ,in futuro, a motori di ricerca verticali.  11) Durante la costruzione di un prodotto multimediale perché è importante l’inserimento di Learning Object? a) Sono utili per il potenziamento delle esperienze di auto-apprendimento, poiché, grazie alla loro struttura, sono flessibili e dinamici, e ciò favorisce, in chi apprende, l'associazione del contenuto dell'istruzione con le conoscenze pregresse e le esperienze personali. b) Sono utili per definire, nell'e-learning, le specifiche relative al riutilizzo, tracciamento e catalogazione degli oggetti didattici c) Sono utili per trovare in rete qualsivoglia informazione si stia cercando ottimizzando tempi e qualità dei risultati. 12) Per poter valutare al meglio degli artefatti digitali, quali criteri bisogna utilizzare ? a) Per poter valutare al meglio degli artefatti digitali, quali criteri bisogna utilizzare b) Pertinenza e adeguatezza, completezza, originalità, ricchezza e creatività c) Completezza, originalità, strutturazione, finalità, complessità e ricchezza 13) Perché è importante, durante la creazione di un prodotto multimediale, che questo sia frutto di una grande creatività? a) Perché attraverso la creatività i contenuti risultano completi e ben organizzati b) Perché attraverso la creatività i contenuti risultano pertinenti e articolati c) Perché attraverso la creatività si ampliano gli orizzonti disciplinari grazie alla proposta di contenuti non statici, favorendo un pensiero capace di andare oltre gli schemi cognitivi convenzionali. 14) Durante una ricerca online a) Ci si imbatte nel 30% dei cosiddetti rifiuti digitali e nel 70% di informazioni qualitativamente buone b) Non è importante valutare e selezionare il materiale informativo c)  Occorre stabilire la credibilità e la certificazione delle fonti 15) L’avvento di Internet e della tecnologia deve responsabilizzare l’utente e deve puntare allo sviluppo di che cosa? a) Principio di autorialità b) Una competenza digitale e saggezza 2.0 che lo aiuti a comprendere le azioni e le decisioni compiute potenziate dalla tecnologia che rafforza il pensiero e la comprensione della realtà, anche in ambito educativo. c) Il concetto di saggezza digitale che è strettamente legato al concetto di destrezza e manipolazione tecnologica 16) La filter bubble è la cosiddetta bolla culturale che isola l’utente da informazioni che risultano essere contrastanti con il suo sistema di valori, punti di vista, ideali, e si configura come: a) Una risorsa in quanto universo isolato costituito unicamente da notizie gradevoli e attinenti ai propri interessi b) Un algoritmo di filtraggio che ha lo scopo di contrastare e risolvere il problema del sovraccarico informativo offrendo contenuti corrispondenti a propri desideri, ideologie, bisogni specifici del consumatore c) Una soluzione alla questione della personalizzazione delle notizie 17) Cosa si intende per approccio blended? a) Prevede l’uso di strumenti digitali, come Fidenia, che ampliano lo spazio/tempo della formazione al di fuori del contesto classe b) Un approccio tutt’altro che costruttivista c) Uso di strumenti attraverso cui l’insegnante e il gruppo classe non interagiscono, ma prevede solo un percorso di osservazione distaccata da parte del docente sui lavori degli alunni 18) Come traduciamo la sigla P.B.L? a) Processo secondo cui l’apprendimento non avviene per necessità b) Strategia didattica attraverso cui l’apprendimento avviene mediante il processo di trasmissione di nozioni e ricezione c) Didattica per problemi e progetti finalizzata alla risoluzione dei problemi che spingono lo studente ad interiorizzare così i contenuti necessari a risolverli 19) Per poter costruire al meglio un prodotto multimediale, quali sono gli elementi principali da inserire? a) Il prodotto deve contenere precisi obiettivi didattici e deve mirare a sviluppare competenze , deve essere arricchito di Learning Object, arricchito in modo interattivo da canali sensoriali (video, musica, animazioni, tabelle ecc.) e deve rispettare il modello SCORM. b) Il prodotto deve contenere precisi obiettivi didattici e deve mirare a sviluppare delle competenze ben delineate, deve essere arricchito da questionari, check-list e deve rispettare il modello SCORM. c) Il prodotto deve contenere precisi obiettivi didattici e deve mirare a sviluppare delle competenze ben delineate, deve essere arricchito di Learning Object, check list e questionari. 20) Qual è tra le seguenti risposte, il miglior metodo per effettuare una ricerca online, evitando "l'effetto rumore"? a) Saper identificare, definire e verbalizzare accuratamente il problema e trovare le parole chiave per la ricerca. b) Scorrere tra i risultati di ricerca fin quando non si trovano elementi affini alla descrizione. c) Non cercare per parole chiavi, ma digitare l'intera descrizione accurata del problema. 21) Fra le seguenti definizioni scegli quella corretta: a) Il metodo SEWCOM propone una tabella di definizione dei vocaboli a tre colonne di tipo KWL, ovvero, "Know" cosa conosco riguardo l'argomento della mia ricerca, "Want to Know" cosa voglio conoscere dell'argomento, "What I Learned" che cosa ho imparato di nuovo dalla ricerca. b) La 3Mlist consiste nel fare un elenco di tutte le parole che sono correlate alla nostra ricerca (MUST), di quelle che potrebbero esserlo (MIGHT) e quelle che sicuramente non lo sono e non devono comparire tra i risultati (MUSTN'T). c) Il metodo Big6 utilizza l'approccio metacognitivo-visuale delle mappe concettuali e propone quattro passi: brainstorming e creazione della mappa, ricostruzione topologica, lettura e valutazione dei documenti trovati, ricostruzione creativa della conoscenza acquisita. 22) Scegli l'opzione scorretta: a) L' "Ambito di ricerca" è la fase in cui diversificare il luogo d'indagine tra i proposti dai motori di ricerca (web, immagini, notizie, libri, mappe, video, ect...) b) Ogni ambito di ricerca ha le sue regole, il setting, ed è utile imparare queste conoscenze tecnico-pratiche al fine di una migliore qualità di ricerca. c) Inserendo la stessa stringa di ricerca, per ogni differente luogo di indagine, i risultati di ricerca restano gli stessi. 23) Cosa sono i Deep Web e il filtraggio automatico? a) Il "Deep Web" è l'insieme delle risorse informative non segnalate dai normali motori di ricerca. Il filtraggio automatico è la capacità dei motori di ricerca di creare teorie e previsioni su chi siamo e che cosa ci piace in base alle nostre ricerche. b) Il "Deep Web" è l'insieme del materiale informativo illegale che sfugge ai normali motori di ricerca. Il filtraggio automatico è la capacità dei motori di ricerca di creare teorie e previsioni su chi siamo e che cosa ci piace in base alle nostre ricerche. c) Il "Deep Web" è l'insieme delle risorse informative non segnalate dai normali motori di ricerca. Il filtraggio automatico è ciò che, grazie a previsioni su chi siamo e i nostri interessi, permette di uscire fuori dalla bolla di filtraggio.

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