Questa è la storia di gente reale. Gente perbene con tanti interessi che studia o lavora ____ non fa niente, che si saluta, si cerca, si perde. C'è chi batte veloce sulla tastiera “Fate schifo! Vi odio! Perché non morite tutti!” Si sente al sicuro dietro lo schermo, perché per lui il virtuale non è vita vera. Ma non ____ rendersi conto o forse non crede che spesso il reale si sovrappone alla rete. C'è poi chi sceglie di usare parole offensive. Non si pone ____ dubbio, nemmeno ragiona, niente più freni, riparte all'attacco. Ma poi gli resta addosso tutto quello che scrive. E c'è anche chi non ____ mai ascoltare, tanto è convinto di ____ sempre ragione. Scrive di getto, non cerca il confronto. Si sa: è solo l’orgoglio a farlo parlare. E ____ si stupisce se viene ignorato, quando quelli che ha intorno ha prima insultato. E che dire di chi incita e scatena violenza senza sentirsi mai responsabile? Credo non ____ del tutto compreso che ____ che comunichiamo è la nostra vera essenza. E c'è chi condivide a destra e a ____senza mai fare un po’ di ricerca: non importa se è ____, non importa se è falso: “Adesso mi indigno e poi me ne vanto!” C'è anche chi si infuoca con chi ha una diversa opinione: con lui non c'è discussione, ma solo aggressione. E poi c'è qualcuno che sceglie di ____ brutale, se è a favore di ciò che pensa, per lui ogni insulto vale! Non sa che a volte è ____ restare in silenzio e preferisce diventare un mostro ____ più violento. Perché in fondo basterebbe fermarsi a pensare alle parole che utilizziamo: parole ostili, indifferenti o gentili____ la differenza nella fine che facciamo…

Scegli la parola mancante - Video del Manifesto della comunicazione non ostile

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